MEMORIE DAL SOTTOSUOLO

liberamente tratto dal romanzo di Dostoevskij
Rielaborazione e Regia: Raffaella Caruso

Attori: Paolo Mazzini, Federica Gaeta
Musicista: Simone Costrino
Un uomo di 32 anni ed una ragazza incontrata in un club sono i protagonisti della versione attualizzata del monologo confessione MEMORIE DAL SOTTOSUOLO di Fedor Michajlovic Dostoevskij. Per i critici è sempre stato difficile capire il senso profondo di quest'opera di Dostoevskij, in cui il male sembra trionfare su ogni buona intenzione e su ogni ingenua speranza. E’ delineata una critica all’ottimista "società del benessere" fondata su scienza e ragione in cui anche una persona "istruita" e "a modo" come chiunque di noi può essere in realtà profondamente abietta. Il protagonista narra di aver alzato il gomito a una cena con ex compagni di scuola, di essersi reso ridicolo seguendoli in un postribolo, dove ha poi illuso una prostituta facendole credere di essere un benefattore. Ma quando il giorno seguente la ragazza viene a trovarlo a casa, perché fiduciosamente convinta che lui le avrebbe davvero cambiato in meglio la vita, egli le usa violenza e le lascia con disprezzo del denaro, che la poverina rifiuta fuggendo in lacrime. Tra provocazioni e contraddizioni, il protagonista invita tutti a considerare la propria spregevolezza e quasi a sottoscriverla, inventando scuse o difese per poi smascherarsi da sé con ostentata soddisfazione. Una serata durante la quale sperimentare l'eterogenea e spesso contraddittoria gamma delle nostre emozioni.

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